Numerone di Nuovi Argomenti su Pier Paolo Pasolini. Riprendo da Babsi la prefazione:
Con queste parole sul Corriere della Sera del 14 novembre 1974, Pier Paolo Pasolini rivendicò l’importanza capitale di uno scrittore, la potenza che ha la letteratura di raccontare quello che i giornali, le inchieste giudiziarie, gli immediati processi storici non possono fare. Dopo trent’anni la sua rivista non dedica requiem e commemorazioni, ma qualcosa di diverso. Una sezione di autori chiamata IO SO. Roberto Saviano, Helena Janeczeck, Alessandro Leogrande, Marco di Porto, Osvaldo Capraro, Davide Bregola e Babsi Jones affrontano 7 diversi problemi con piglio “corsaro”: i nuovi avventurieri dell’economia italiana, il multiculturalismo ai tempi del terrorismo, la criminalità organizzata e l’uso dei minori, l’antisemitismo di sinistra, la pedofilia nella Chiesa cattolica, lo stragismo vent’anni dopo, la percezione della guerra nei Balcani… Nuovi Argomenti propone anche I nitidi “trulli” di Alberobello di Pier Paolo Pasolini, un articolo mai apparso in volume e individuato nel fondo del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Il numero è completato da pezzi di Alessandro Piperno, Leonardo Colombati, Lorenzo Pavolini, Massimo Onofri, Flavio Santi e altri [il sommario completo]
La novità è che molti degli interventi sono disponibili on line:
Cantico del dopoguerra nei Balcani di Babsi Jones (Su Unità di crisi con mp3)
Umma di Gallarate di Helena Janeczek
Se le porte della percezione fossero ripulite tutte le cose sembrerebbero infinite di Davide Bregola
Io so e ho le prove di Roberto Saviano
Ode al Lexotan di Matteo Fantuzzi
Stato e Chiesa in Italia e nella "cattolicissima" Spagna di Leonardo Colombati
Aggiornamenti in corso.
isabella ti rispondo qui, perchè la discussione è pubblica e non privata.
Premetto che in privato sei un po’ meglio di quanto appari qui.
infatti qui … ma per favore dai, non psicanalizzare (che noia): io non sono un gatto ferito :-)))).
semmai una fessa-fox giocherellona.
Mio dio quanti luoghi comuni girano in rete ormai, uno si arrabbia e zac gli danno di “ferito” di “frustrato”.
Diciamolo una volte per tutte che uno a volte si arrabbia perche qualcosa lo fa arrabbiare e stop:-)))))).
Ti ringrazio per i complimenti (solo non capisco perchè a me i complimenti spesso li fate in privato e mai in pubblico;-), in pubblico mi offendete e basta :-)))
(a parte naturalmente bart, francesco e andrea B)
sono forse, nel vostro immaginario, una che scotta e che è bene non avvicinare troppo, ‘un si sa mai, s’avesse a e-comprometterci un tantino?;-)
Sto scherzando, capisco benissimo tutto invece ;-).
Isabella le mie posizioni politiche sono mie per scelta, solo per scelta, nessuna incubazione familiare che è di tutt’altro tipo.
Ora scelta magari è un po’ troppo, visto che la barbarie del momento, se vuoi rimanere un tantinello umano, ti lascia veramente poche scelte.
Però tu ti chiedi come mai mi sia sentita chiamata in causa dal tuo commento al punto da reagire come un fuoco d’artifico?
Dimentichi che sei entrata(e, continuo a dirlo, con incedere spocchioso) ringraziando lo yogurt scaduto marca Severus, che ci aveva attaccati (in tre) e chiesto la nostra epurazione? :-)))))
Si, hai ragione dopo mi sono solo divertita e tu sei finita nella girandola di parole, che girando mi divertivano proprio come le girandole divertono e ipnotizzano i bambini, beh ti chiedo scusa di averti inserita nel vortice, ma eri lì, un po’ paternalista (maternalista), un po’ candida, un po’ indifesa, e la tentazione è stata troppo forte :-).
vah, qua il mouse, e-pace fatta.
geo
Ma certo, è il “Billedbog uden Billeder” (“Libro illustrato senza illustrazioni”). In italiano è stato tradotto da Bruno Berni, Abramo editore, 1997.
P.S. La luna guarda, osserva, spia e riflette sulle cose e sugli uomini. Momenti lirici isolati, bozzetti di stile pittorico, collage di particolari. L’autore si curò sempre di tenere il librino separato da qualsiasi illustrazione. Non vorrai mica provarci tu, vero?
Grazie
No no, era il titolo che mi incuriosiva: è bellissimo, e allora volevo leggere il libro.
troppa permalosità mi pare, ma è cosa nota, che riguarda i blog.
mi spiace per Georgia, mi sembra impulsiva ma vivace.
però, tornando alla permalosità dei blog, se la lipperini avesse detto, e non scritto, a georgia, magari prendendo un caffè, che da isabella lei, avrebbe da imparare, georgia avrebbe chiesto lumi su isabella, senza tutto il can can che poi è seguito.
Georgia
qui il mouse, la zampa e tutto il resto!
io non ti conoscevo prima (quindi non avrei potuto farti i meritati complimenti) ma nel commento non mi risentivo (maternalisticamente, ok) con te, ma -come spero di essermi spiegata- con un atteggaimento che mi dispiace.
Anche Severus non so chi sia e se ha uno scopo nascosto quando dice le sue cose.
Quando leggo e mi trovo d’accordo con un concetto se pensassi che c’è sotto un complotto non andrei avanti di un passo.
Quindi siamo tutti mediamente e passabilmente degni di interesse e di nota.
Gatto ferito mi è venuto non per psicanalizzare ma perchè stamattina (dopo tre giorni d’assenza) è tornato il mio gatto che avevo dato per perso ed aveva un atteggiamento scontroso come di chi fose stato offeso e, nella gioia di questo ritorno, mi sei venuta in mente tu con le tue parole arrabbiate e basta. 😉
Dio mio che orrore! Sono romantica quanto basta per disgustare ancora un po’ Andrea!
“Billedbog uden Billeder”
alle volte anche angelini, opportunamente stimolato, è grande 😉
(è la seconda volta che glielo dico in un anno ;-))
georgia
beh questa del gatto è veramente carina 🙂 mi piace.
geo
severus è uno che si crede franco di nome ma non di fatto, a cui non piace girare a viso scoperto, si affaccia da dietro gli stipiti, ti guarda da dietro le tendine, dai buchi della serratura, si sente un e-giustiziere, ma è solo un po’ grullo e si è inventato un e-ruolo di correttore che costa poco sforzo e compromette poco;-).
Se il romanticismo è consolatorio comincio a schiumare, se il romanticismo è la descrizione di un coinvolgimento emotivo individuale forte, anche fortissimo, ma senza nulla di consolatorio va benissimo.
Loredana,
ho appena pubblicato il mio saggio incluso in Nuovi Argomenti qui: http://www.perceber.com/archives/2005/12/la_cattolicissi.html
A voi “gente per bene”; perché amate chi non ha mai amato? Perché volete a tutti i costi innalzare agli altari questo Pasolini, questa specie d’uomo che ha rubato anime e corpi di innocenti bambini? Quest’uomo che con i nostri soldi ha pagato il sesso da avere con poveri bambini di borgata? In tutte le foto in cui lo si ritrae ha sempre le mani e gli occhi puntati su determinate parti del corpo di fanciulli ancora acerbi.
Se non fosse morto oggi starebbe in prigione (luogo piú adatto a lui per descrivere le sessuali emozioni che si provano anche in carcere con i ragazzi di vita lí ospiti).
Amate Pasolini? Allora non amate i bambini.