Tag: Favolacce

Due fatti fra loro distanti mi fanno pensare a una stessa problematica. Il primo, più grande e doloroso, è la morte di Russell Banks, uno scrittore eccelso stranamente non notissimo in Italia. Il secondo è minimo ma fa pensare: gli sms che quotidianamente lamentano la lettura ad alta voce de Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba in quanto, in ordine sparso, diseducativo o disturbante o addirittura (dagli inizi del secolo!) causa del peggioramento morale del nostro paese.
Una riflessione che coinvolge Il dolce domani di Russell Banks, il Pifferaio di Hamelin, Favolacce e che arriva a una conclusione. Le fiabe raccontano sempre la vita, in modo ineducato, e solo dopo arriva qualcuno ad abbellirle, a renderle dolci e innocue. Salvo, poi, conservare uno spiraglio di speranza, nel sopravvissuto che resta per ricordare per noi, per consegnarci una storia, e fare di quella storia, se non un monito, uno specchio.
Ecco, dopo questo lungo post, questo vorrei fosse chiaro: le storie per bambini non devono essere educate. Altrimenti, come diceva Banks, quei bambini li perdiamo.

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