TUTTO QUELLO CHE POSSO

Allora: alla raccolta di racconti di Giordano Meacci avevo già accennato svariati post fa. Ci ritorno non solo per inserire qui la recensione uscita oggi sul Venerdì,  ma perchè  reputo libro e autore una bella sorpresa, da sottolineare in più sedi (precisazione obbligatoria: la mia valutazione sarebbe identica anche se l’editore fosse stato un piccolissimo, astenersi nemici giurati di Minimum Fax, grazie)

Leone Madruzzi era un giovanissimo monaco quando l’ultimo sguardo di Giordano Bruno si posò su di lui. Da allora, vive in “uno stato di aggregazione incerta” che lo porterà infine  a dimorare nel videoregistratore di un impiegato comunale. Poi. C’è un bambino di quattro anni che non sa leggere né scrivere (“le parole, intendo”), che nella notte inventa filastrocche coprolaliche e infine vuole sapere com’è la morte (è Mozart). Poi. C’è un coetaneo di Ludwig Wittgenstein che vuole insistentemente dividere con lui lo studio dei Viaggi di Gulliver e sceglie il brano in cui il protagonista spiega la potenza delle armi europee al re dei giganti di Brobdingnag: si chiama Adolf Hitler. Ma i racconti di Giordano Meacci vanno ben oltre la semplice ambientazione storica: semmai, reinventano la storia stessa e alcuni dei suoi protagonisti, mescolando tempi e situazioni e soprattutto giocando con i linguaggi (anagrammando quando conviene, sostituendo note a parole, non lesinando-mai-ironia). Dopo il reportage Improvviso il Novecento e l’apparizione nell’antologia La qualità dell’aria, la raccolta di racconti di Meacci costituisce l’insolita, e piacevolissima, scoperta di un narratore anomalo.

23 pensieri su “TUTTO QUELLO CHE POSSO

  1. Se c’è una casa editrice che non ha nemici giurati è la Minimum Fax. Quando sul forum (ora chiuso) di Maltesenarrazioni imperversava un certo Magritte che scriveva cose orrendamente sputtananti (e divertentissime, alcune in romanesco) sull’antologia Best Off, pure lui aveva riconosciuto che la Minimum ha dei meriti grandissimi. Anch’io stimo Minimum e soprattutto Lagioia. Ma mi è capitato di criticare Best Off, e siccome erano critiche puntuali e ficcanti (altrimenti non le avrei fatte) Cassini si è incazzato a bestia rispondendo con argomenti ad personam che lo affossavano ancora di più. Ma come dice Scarpa: E’ la rete baby…
    Il libro che citi Lippa mi incuriosisce parecchio, solo che ho un problema che condivido con tanta gente: non si può leggere tutto! Ieri per esempio ho vinto il premio di primo acquirente di Perceber non in legame di parentela/affinità con Colombati, quindi prima finisco quello e le centomila cose in sospeso. Comunque grazie della segnalazione.
    Ci si vede.

  2. Lui Meacci, non l’ho ancora letto. Posso parlare di Minimum Fax e della linea pugliese della letteratura italiana?
    Vorrei “gennianamente”
    🙂 (complimento) tracciare una linea “pugliese” di raccontatori – la storia! la storia! – che vede, (con stili e assunti diversi) come “attaccanti”, La Gioia, De Cataldo, Carofiglio, (ilposto in panchina là in fondo, lontanto… lontano…). Vorrei chiedere a Minimum Fax (che “adoro”) quanto la Puglia (La Gioia) ha contato nel vostro successo? (un po’ scherzo, sono sempre stati coerenti e questo ha fatto il loro successo, un po’ penso che certe “intelligenze” e certe “cretinerie (un cretino)” possano determinare la fortuna o viceversa di una casa editrice

  3. Scrittore ANOMALO? Ma è l’aggettivo preferito di Biondillo (quando parla di sé). Loredana, che cosa state ARCHITETTANDO voi due?

  4. La dolce metà della casa editrice Fernandel, Elena Battista, è pugliese, e proprio perché pugliese è laboriosissima e affettuosa. Così, per dare una testimonianza.

  5. Io segnalerei una antologia molto bella – non ho ancora letto tutti i racconti – “Eco e Narciso
    14 scrittori per un paesaggio”, Sironi. Ci sono racconti molto belli: quelli di Laura Pugno ed Emanuele Trevi sono due chicche davvero.
    Saludos
    Iannox

  6. certo subliminalpop, Desio! un altro “valido elemento” di “Oh Puglia del mio cuor…” “capitano storico” oltre che presidente di una squadra recente a difensore unico: the best! Carmelo Bene. (oooooooooooh!, la ola)
    squadra “laboriosa et affettuosa” come la moglie di Fernandel, direbbe Ienax, parafrasando andreab.

  7. Beh io aggiungerei anche Angela Scaparro che, come hanno sottolineato su IL VENERDI’ Di Republica di oggi ha scritto un “non-noir scarmigliato, orgogliosamente postfemminista”.
    Tra i poeti Salvatore Toma: il suo Canzoniere della morte” Einaudi ha passaggi illumoinanti.
    La sua figura poi è affascinante: uno scapigliato barone rampante sotto lo spirito del Tavoliere

  8. Scusate l’OT, ma è d’uopo. Giampiserinox, mi sa che tu con la Puglia sei un po’ di parte, però pure tu, eh? Che fare, ora? Se ringrazio IL VENERDI adesso magari mi risponde Scalfari. Se ringrazio Lippa, dicono che facciamo “conventicola” – e qui mi sa che ci scappa pure “conventicola di scarmigliate” – mi viene una sola cosa: “Lippa, per carità! Tieni sempre ben ordinato il caschetto, ti prego!”

  9. Scusate l’OT, ma è d’uopo. Giampiserinox, mi sa che tu con la Puglia sei un po’ di parte, però pure tu, eh? Che fare, ora? Se ringrazio IL VENERDI adesso magari mi risponde Scalfari. Se ringrazio Lippa, dicono che facciamo “conventicola” – e qui mi sa che ci scappa pure “conventicola di scarmigliate” – mi viene una sola cosa: “Lippa, per carità! Tieni sempre ben ordinato il caschetto, ti prego!”

  10. ok anche epaoloni e lromano. mo’ ci serve l’allenatore. 🙂 e anche qualche altra giocatrice, please

  11. Max, questo libro mi manca 🙂 se mi scrivi in pvt, facciamo un elenco, perchè mi è venuto in mente Astremo di cui ho sentito parlare, pure

  12. Comunque scusate, così chiudiamo. Mi contattate alla mia mail? Scrittipugliesi sono i benvenuti 🙂

  13. Forse arrivo un po’ in ritardo ma comun que ci provo… Il libro di Meacci è notevole, veramente, ben scritto, belle trame ed un filo logico sottostante che sfugge a gran parte delle raccolte di racconti. Mi piacciono i concept album e direi che tutto quello che posso si possa definire proprio così. Splendida la track “La signora che mi spia mentre gioco”. Leggetelo perchè ne vale la pena.

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