Mi serve un po’ di tempo per raccogliere le idee ed elaborare un resoconto sulle due giornate di Passaparola, il forum del libro e della lettura che si è concluso oggi a Bari e che ha rappresentato -lo dico subito-una delle esperienze più interessanti cui abbia partecipato di recente. Prometto di fornirvelo domani mattina. Un antipasto perfetto, anche per la strettissima attinenza con le tematiche affrontate, sono Le note inedite su copyright e copyleft postate or ora da Wu Ming su Carmilla. Accomodatevi.
Un bellissimo articolo su Wu Ming 1 e il suo culto per l’Autore nel mio blog:-/
Eh, l’Autore! Fossero tutti così…
Nel libro (non a torto, credo) paragono Coltrane a un griot africano e parlo molto del suo rapporto con la comunità e la cultura intorno a lui. Coltrane fece tantissimo per gli altri musicisti, aiutò i giovani che cominciavano a suonare seguendo il suo esempio (Shepp, Sanders…), finanziò progetti per la comunità, senza mai far calare niente dall’alto, con un’umiltà e una disponibilità fuori dell’ordinario.
Un aneddoto emblematico: Coltrane aveva già suonato nei primi due quintetti di Miles, aveva già inciso album solisti, eppure agli albori del free jazz ebbe l’onestà di riconoscere quelli che per lui erano *limiti*, andò da Ornette Coleman e gli chiese di insegnargli quello che sapeva. Lezioni *pagate*.
Per me Coltrane è stato uno dei massimi esempi di autore *ecocentrico*, meraviglioso bardo al centro delle relazioni tra gli umani, “intermediario” nel miglior senso possibile, vale a dire: un grande terminale di sintesi di tutti i flussi di musica e immaginazione e rivolta che hanno attraversato e pervaso il suo tempo.
Comunque, Lucio: meglio Coltrane della Triade, e chi è senza miti scagli la prima pietra 😉
Attento. Barbieri potrebbe scagliarti il primo rasoio…