COSE NOTE

Ci sono un mucchio di cose di
cui non mi sono occupata, accidenti: la mappa della blogosfera e la discussione
che ne è seguita; il nuovo Thomas Pynchon recensito da Tommaso
Pincio
; il prossimo approdo in Italia di una scrittrice
interessante; la critica a Veltronia di Christian Raimo. Eccetera,
ovviamente.

In compenso ci sono cose di cui
mi sono occupata che di tanto in tanto trasvolano su carta. Per esempio oggi,
nello speciale del quotidiano dedicato alle Idee guida per il futuro: nove,
per essere esatti, secondo la ricerca commissionata da Procter&Gamble a
Synovate. Ovvero: assenza di confini, vulnerabilità, stile di vita composito,
ricerca di valori significativi, connettività, ricerca di
benessere,autoaffermazione di sé, sostenibilità etica, successful aging. A
commentare, Edmondo Berselli, Umberto Galimberti, Maurizio Ricci, Vincenzo
Cerami, Ernesto Assante, Elena Dusi e la vostra eccetera, che si è occupata di autoaffermazione
ribadendo qualche concetto che vi è già noto. Ovvero.

Nella prima pagina di Time, dove pochi giorni fa veniva
indicato il personaggio dell’anno, c’era uno specchio. Bene, per interpretare
al meglio l’idea di autoaffermazione di sé, il consiglio è di seguire la scelta
di Alice, e attraversarlo. Perché
altrimenti definizioni come “ricerca di visibilità” e “attaccamento alle
proprie opinioni” richiamerebbero alla mente solo cose disdicevoli: ovvero, la
consueta processione di tronisti tatuati, emule di Sex and the City in
tacco a spillo, opinionisti protervi,
megere da reality, fino ai nuovi minorenni che, ci viene detto, delinquono
gioiosamente solo per poter filmare il tutto e mostrarlo sul da noi temutissimo
(e da Time premiatissimo)
YouTube.

Dunque, proviamo a rovesciare il concetto. Perché ricercare
visibilità, nella maggior parte dei casi, significa cogliere l’opportunità di
esprimere le proprie opinioni (e ovviamente di difenderle): sia attraverso la
creazione di propri contenuti (musica, testi giornalistici o narrativi, arte
figurativa), sia con il ripensamento di contenuti altrui. Tutto questo avviene in quello che viene
chiamato il web 2.0: appunto, la rete dei contenuti, che è poi l’effettiva
destinataria dell’omaggio di Time. In altre parole, quello che era il
sogno dei tecnocrati (la rivoluzione attraverso il mezzo) sta diventando
l’utopia realizzata dei semplici utenti (la rivoluzione attraverso il
messaggio), che stanno rosicchiando ineluttabilmente le competenze, fin qui
intoccabili, dei professionisti.

A sostenerlo, fra i molti altri, lo studioso Henry Jenkins,
direttore del Comparative Media Studies
Program
al
MIT di Boston: che non da oggi riflette sulla fine della “autorship” e la
nascita turbolenta di una miriade autorale che gira o rimonta filmati spesso
visti da milioni di persone (su YouTube), reinventa le trame di libri, cartoni,
telefilm (scrivendo fan fiction su migliaia di siti specializzati), condivide i
propri disegni con altri appassionati (su deviantart),.fornisce informazioni e
offre gratuitamente racconti o poesie sui blog. Di più: per citare sempre
Jenkins, “una volta che si crea una cultura partecipativa, questa riforgia la
tecnologia per il proprio scopo, costringendola a nuove utilizzazioni che hanno
poco a che fare con l’idea iniziale. L’iPod è nato per suonare musica
commerciale, ma grazie ad esso sono nate quelle pratiche sociali e culturali
che vanno sotto il nome di podcasting. Da medium di sola lettura, è divenuto
piattaforma per la cultura di base”.

Se un problema esiste, dunque, è un
problema di interpretazione: laddove l’affermazione di un diritto (la
partecipazione diretta alla propria cultura) viene scambiata per narcisismo, e
la nascita di illimitate comunità di affini per individualismo. Eppure, e non a
caso, l’editoriale di quello storico numero di Time aveva un titolo chiarissimo:
“People power”.

2 pensieri su “COSE NOTE

  1. A proposito di blogosfera, ho ripreso nel mio blog una deliziosa filastrocca di gattostanco: “Fai l’autoreferenza”. Eccola:
    “Fai un post,
    fanne un altro,
    fai l’autoreferenza,
    fai la penitenza
    blogga in su
    blogga in giù
    dai un bacio a chi vuoi tu !!!”

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