Sono giornate disgustose, per chiunque dia un minimo di credito alla parola “comunità”.
Mi limito a due segnalazioni: l’intervento di Stefano Rodotà su Micromega, da cui traggo un passaggio:
“Quello che mi sorprende in questo momento, di fronte a questo scomposto modo di muoversi del governo e della maggioranza, è il silenzio dell’opposizione. Un silenzio tanto più inammissibile e sconfortante in quanto ci troviamo di fronte al tentativo di ridefinire diritti davvero fondamentali della persona. Io non sono un appassionato dei sondaggi come guida dell’azione politica, e tuttavia partiti e persone che stanno attentissimi a mezzo punto percentuale di gradimento crescente o decrescente del Partito democratico e del suo segretario, girano la testa dall’altra parte, di fronte a sondaggi che ci dicono che il 79% degli interpellati è dalla parte di Eluana e di suo padre, che l’83% ritiene che la Chiesa debba parlare alle coscienze e non imporre comportamenti ai legislatori. C’è dunque una cecità politica in questo momento, perché anche in una situazione nella quale il favore dell’opinione pubblica è così forte, il Partito democratico è paralizzato dalle sue frange interne”.
E la nascita di questo sito: gironzolate, leggete e diffondete.
hai ragione, ha ragione, cecità politica ma tutto è cieco basta andarsene in giro per i canali televisivi sciroppati di schiamazzi sempre meno belligeranti, è l’impotenza della felicità e della cecità e della sordità che appare in tutto il suo splendore morente e temporale, tutti espongono la prepotenza del corpo maschio per definizione e della Istituzione Morale di una società morale, che ironia
Opposizione? Quale opposizione?…
Il PD?….
Qualcuno crede che il PD sia un partito d’opposizione?…
Lascio stare il primo punto, perché mi sembra doloroso comunque lo si tratti.
Per quanto riguarda invece il sito zeroviolenzadonne.it, mi sembra mooolto interessante – e anche se ho un travaso di bile ogni volta che penso al contributo ignobile dato dalla pubblicità, dalla televisione e purtroppo a volte anche dalla cultura alla trasmissione di certi stereotipi… anche se ho un travaso di bile, dicevo, non riesco proprio a smettere di occuparmene, di portare avanti una lotta quotidiana che dev’essere soprattutto culturale, ma che potrebbe servirsi anche (perché no?) del boicottaggio di prodotti commerciali.
invece di decretare a vanvera questo governo dovrebbe pensare a come fare per impedire che vengano resi inaccessibili i fondi destinati all’accompagnamento delle persone che versano in condizioni di avere reale bisogno di un sostegno e riportarci nel rango dei paesi civili(abbiamo esportato talmente tanta democrazia che,essendone rimasti privi, siamo balzati in una condizione pre-satrapica)
Scusate, ma questa va ricopiata e diffusa:
Le donne devono fare due volte meglio le cose che fanno gli uomini per essere apprezzate la metà. Per fortuna non è una cosa difficile.
Charlotte Whitton (Prima donna sindaco di una grande città canadese, Ottawa 1961)
(Dal sito zeroviolenzadonne.it)
ovvero come far perdere immediatamente glamour alla causa della parità…
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il glamour alla causa della parità lo fanno perdere i numerosi uomini che ancora stuprano donne, non le donne dotate di autostima nonostante l’azione corrosiva della società maschile in cui vivono.
Gino Strada: «L’emendamento anti immigrati: una norma stolta prima
ancora che perversa»
A oggi, in Italia, una legge vieta al personale sanitario di
denunciare gli immigrati conosciuti per ragioni di cura, anche se la
loro presenza in Italia non fosse regolare. Un emendamento approvato
al Senato intende sopprimere questa norma. Si metterebbero cosi’ gli
individui nella condizione di scegliere fra l’accesso alle cure e il
rischio di una denuncia; si spingerebbe parte della popolazione
presente in Italia nella clandestinita’ sanitaria, con grandi rischi
per se’ e per la collettivita’.
Si vuole affidare ai singoli medici la scelta se garantire lo stesso
diritto alla cura a tutti gli individui, nel miglior interesse del
paziente e nel rispetto del segreto professionale, oppure se
esercitare la facolta’ di denunciare i loro pazienti “irregolari”.
Secondo tutti i medici che ho conosciuto e apprezzato, l’unico modo
giusto e civile per fare medicina e’ garantire a tutti la miglior
assistenza possibile, senza distinzione alcuna riguardo a colore della
pelle, sesso, convinzioni politiche, religiose o culturali,
nazionalita’ o status giuridico. Questo e’ il modo in cui Emergency ha
lavorato, per quindici anni in tredici diversi paesi, curando tre
milioni di persone senza distinzioni. Questo e’ il modo con cui
continuiamo a lavorare, anche in Italia, nel Poliambulatorio per
migranti e persone indigenti di Palermo.
Anche di fronte all’incivilta’ sollecitata da una norma stolta prima
ancora che perversa, sono certo che i medici italiani agiranno nel
rispetto del giuramento di Ippocrate, nel rispetto della Costituzione
e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Nel rispetto,
soprattutto, di chiunque si rivolga a loro avendo bisogno di un
medico.
Ah, allora non ti eri dimenticata di mettere una faccina, Claudia…
Scavalcando Napolitano, il governo obbedisce di nuovo al vero capo dello Stato italiano pontificio. L’infinita agonia di Eluana Englaro continuerà per decreto.
In nome del Papa Re.
Invero, Paolo, le faccine di culo già abbondano…
La causa della parità non ha bisogno di glamour, grazie, ma di individui intelligenti.
E comunque direi che possiamo lasciar stare le polemiche sulle faccine nel momento in cui non solo il consiglio dei ministri vara un decreto disgustoso per i contenuti e per il fatto stesso di essere stato varato (la legalità, si sa è ad personam, ormai), ma il presidente del consiglio dice che la donna in questione potrebbe in ipotesi anche fare figli e allora va mantenuta in agonia, evidentemente…
Non è più solo disgusto, è qualcosa a cui non so dare un nome, tanto è indicibile, quello che stanno facendo in questi giorni. io mi sento davvero persa.
Non ho più parole, solo desolazione
A me la citazione in questione devo dire neanche piace, la capisco sentimentalmente ma mi rinvia a un tipo di femminismo che non mi interessa – te credi de esse superiore ma non nun è vero io pure so brava manco ci vuole tanto a esse mejo di te. Maschio schfido. E’ quel “per fortuna non è tanto difficile” che è una rivalsa che crea casini e perchè Paolo S non doveva farci caso. E trasforma il femminismo, come in effetti spesso diventa – una lotta tra i generi, quando invece deve essere una lotta tra culture, considerando il tasso di donne cretine che ci sono, e che vi partecipano alacremente.
Pareri eh.
Sulla questione Sinistra e stato tremenderrimo. Chiarissimo che Rodotà ha ragione. Ma io ho questo problema, che magari mi viene voglia di dare la colpa a dei presunti altri – la Sinistra, li Giovani, le Donne – nel mio caso – li Psicologi. E invece è un problema che ho anche io: una totale immobilità. Una totale incapacità di unirsi e diventare agente sociale. Sono tutti scontenti del decreto Englaro, ma non si riesce a generare una forza politica che viene dal basso compatta. Parcellizzati. Immobili.
Paola, perdona la provocazione, ma secondo me se la causa della parità può far conto solo su individui intelligenti siamo spac-cia-ti. Fra gli Itaglians, per lo meno, il sostegno sarà pressoché nullo.
L’appello al glamour era come a dirsi: o gli uomini si convincono che è più *attraente* avere al loro fianco una donna in gamba (e lo è, io ne sono convinto), oppure continueranno a pretendersi superiori. Secondo me, aggiungere una faccina alla frase di Charlotte Witton (nota per le sue frecciatine ai politici maschi, oltretutto), aiuta il maschio poco evoluto a sentirsi meno minacciato ma contemporaneamente più messo in discussione nelle proprie supposte prerogative.
Capisco che la situazione non favorisca l’atmosfera goliardica, ma le uniche cose offensive che io intendo usare sono le armi dell’allegria. Quindi, indosso la mia faccina da culo, e quoto:
Le donne devono fare due volte meglio le cose che fanno gli uomini per essere apprezzate la metà. Per fortuna non è una cosa difficile.
😉
Charlotte Whitton
chi non ha il coraggio (il PD), non se lo può dare… come diceva di se stesso don abbondio, figura esemplare dei dirigenti PD.
Zauberei: E’ quel “per fortuna non è tanto difficile” è una rivalsa che crea casini e perchè Paolo S non doveva farci caso. E trasforma il femminismo, come in effetti spesso diventa – una lotta tra i generi
Quella semmai era una battuta (c’è chi ha bisogno della faccina perché senza risate finte non si sa più quando è ora di ridere), che a volergli trovare un difetto sdrammatizzava dove c’è poco da sdrammatizzare.
Comunque ha ragione Paola, le polemiche su queste stupidaggini non hanno spazio in giorni come questi.
L’unica cosa che mi fa sorridere è che è rimasto solo il maschio bianco occidentale a chiedere che si usi il politically correct quando si parla di lui.
non mi sono spiegato bene… perché sono maschio bianco occidentale, evidentemente. La prossima volta provo con delle generalizzazioni improprie, forse mi farò capire.
Buon weekend a tutte/i,
Giornate davvero disgustose.
Ciao,
ho trovato vostro sito in rete, mi chiamo Elena e vivo a Roma.
Oggi sono stata davanti al parlamento e domani ci torno.
La frase del presidente del consiglio berlusconi “potrebbe in ipotesi generare un figlio” riferita ad Eluana Englaro è uno stupro necrofilo.
Il presidente del consiglio berlusconi sta usando il corpo di una donna per farsi dio-padre-padrone del nostro paese, o meglio farsi del tutto tale.
Io ho sempre fiducia nella forza delle donne, che se si arrabbiano nessuno le ferma.
Domani, 7 febbraio, alle 17.00, a Roma, davanti al parlamento ci sarà una manifestazione. Io spero che le donne ci siano, tutte quelle che possono.
Le altre, in ogni punto d’Italia, possono manifestare davanti alle prefetture della loro città.
Chiedo alle donne parlamentari dell’opposizione e _non_ di arrabbiarsi, una volta per tutte, di fare quanto (e oltre) è in loro potere per dire basta e fermare questa violenza nei confronti del corpo di una donna e di un paese.
Avete, abbiamo il dovere di fermare il disegno di legge appena approvato dal consiglio dei ministri.
Domani, scendete tutte in piazza.
Io la vedo così: tocca a noi.
Fate girare, telefonate, mandate sms, ditelo alle vicine.
Scendete in piazza
Ciao Elena
Elena, grazie per queste due parole: stupro necrofilo. In queste giornate infami, è prezioso riuscire a sintetizzare in due sole parole – che altre non servono – ciò che in tanti abbiamo pensato e provato. Ciascuno dovrà fare la sua parte, anch’io cercherò di farlo per quel che posso.
Scusate questa considerazione, che ammetto essere di una notevole acidità.
Senza nulla togliere alla bontà delle intenzioni (in questo caso soprattutto), non sarebbe il caso di darci un taglio a usare una faccenda delicata e privata come quella di Eluana per portare avanti questa o quella tesi politica\ideologica\religiosa, per quanto giusta e sacrosanta sia? Perchè ogni tanto ho l’impressione che la si stia usando come un vessillo per una fazione o un’altra. E magari, chi le sta vicino e deve fare certe scelte, avrebbe bisogno solo di un attimo di pace e silenzio.
Cristiano, forse ti sfugge che il padre di Eluana ha scelto di coinvolgere la gente in questa sua questione privata, e lo ha fatto dimostrando un coraggio senza precedenti.
Chi invece usa in maniera disgustosa questa questione per interessi personali è il nostro presiente del consiglio che ha sfidato la più alta carica dello stato su una questione di cui non gli importa assolutamente nulla per vedere se stavolta gli riesce il golpe. Consiglio, per chi legge lo spagnolo, questa intervista a Flores D’Arcais al El Pais: http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Intento/golpe/elpepisoc/20090207elpepisoc_3/Tes
No, ti assicuro, non mi sfugge quello che fa Berlusconi. A lui, alle miliardi di vaccate che dice, al modo OSCENO con cui sta trattando questa cosa andrebbe riservato un getto di vomito in stile esorcista.
E non sto nemmeno mettendo Berlusconi e iniziative ben più meritevoli sullo stesso piano, sia chiaro.
Però, per quanto il padre di Eluana abbia dimostrato un coraggio enorme, io credo che si sia arrivati a un punto in cui bisognerebbe… non so, fermarsi un attimo. Credo sia un atto dovuto, non so come spiegarmi. Perchè cacchio, penso a un padre che sta prendendo la scelta che sta prendendo, e un mucchio di gente che continua ad aggiungerci parole su parole, tesi su tesi. Un mucchio di gente che si sente in dovere di dire la sua (magari pure io che scrivo adesso, eh, per carità). Non so… sicuramente sbaglio, però penso ci sia un limite dopo il quale una storia così brutta appartiene solo a chi la vive. E non è un invito a fregarsene, sia chiaro.
Purtroppo non è vero che “una storia così brutta appartiene solo a chi la vive.” Tutta la società ne è coinvolta profondamente e non solo per le ideologie contrapposte.
Se passa il principio che è possibile sospendere le poche funzioni vitali rimaste a Eluana, si apre una breccia che finora non esisteva e che potrebbe diventare una voragine.
Già il caso Welby è stato uno spartiacque: ora sappiamo che se uno in piena coscienza non vuol più essere tenuto in vita da una macchina, può farlo. Nel caso di Eluana il passo è molto più grande: non è lei che decide, ma qualcun’altro.
Queste cose ci riguardano tutti personalmente, facile capire perchè.
Ho letto un parere medico in cui si dice che Eluana non soffrirà in caso di sospensione delle cure, il suo cervello è in tali condizioni che non può sentire dolore, neanche le bucature di un ago sentirebbe, tanto estesa è ormai la sua insensibilità.
Ma se le cose stanno così, dissento da chi parla di “agonia infinita”, qui di agonie c’è “solo” quella del padre, che evidentemente non sopporta più di vedere la figlia consumarsi lentamente e invecchiare senza vivere.
So di mamme che vanno a pregare ogni giorno per anni sulla tomba del figlio, magari sarebbero contente di averlo in un letto, pur sotto forma di simulacro.
Il sig. Englaro no, lui soffre proprio per questo.
Dove ha ragione Cristiano è che in tutta questa faccenda lui è l’unico a soffrire. Non Eluana, non il nostro orrendo premier che sembra aver preso questo caso come un’altra Alitalia, non il papa, ma solo lui che è il padre, sembrerebbe quindi umano porre fine a questa sofferenza.
Poi, occorrerebbe una legge seria sul testamento biologico in modo che non vi sia il rischio che qualcuno possa essere “terminato” o tenuto in vita contro la sua volontà.
Come fu fatto per il Papa, aggiungo.
Anche stavolta la Chiesa ha perso una grande occasione per riuscire a dire qualcosa di spiritualmente denso.
E poi, Eluana – scusate il gioco di parole – è viva e vegeta. Il che non è propriamente la stessa cosa.
“viva ma vegeta”
Veltroni e il Pd dovrebbero andare a lezione da Zapatero. In una nazione – la Spagna – che ha radicato nella sua Storia il cattolicesimo più retrogrado (opus dei) la politica socialista vhe non teme il Vaticano ha fatto non solo da diga al cattofascismo che imperversava in quella nazione, ma anzi ha attuato un programma di laicizzazione vero, inappuntabile. IL pd, tardo, anzi tardissimo surrogato del compromesso storico, non è altro che un triste ibrido tra: tentativo – patetico – di fare politica socialista e laica in alternativa a quella becera e virilista della lega, sordida e bigotta del pdl e udc, e quell’altro, disperato di arginare le forze exdemocristiane che serpeggiano all’interno del suo corpo.
Per una sorta di dolorosa similitudine, il corpo inerte e ormai senza Vita di Eluana si potrebbe paragonare a quello del pd, inerte e senza vita di fronte alle scelte politiche vere, quelle che distinguono un partito che fa politica, da quello che invece si accontenta di un leader che parla senza dire nulla.
Gert dal pozzo
Ma sai Ekerot, la chiesa non può permettersi il lusso di tenere un papa sotto sondino per anni come Eluana, quello va bene per i comuni mortali, mica possono impallare la cattedra di S.Pietro per star dietro alla sacralità della vita.
Hanno bisogno di un papa vivo “e” vegeto, quindi possiamo star sicuri che quel che è successo con Woitila risuccederà, paradossalmente, essendo insostituibile, se c’è qualcuno a rischio eutanasia è proprio un papa in carica.