PALLONI

Prima che le cronache del terremoto scivolino dalle prime pagine a quelle interne, una piccola storia.
Nei giorni dell’altro sisma, quello umbro-marchigiano, molti furono i visitatori delle macerie: politici, persone di spettacolo, varia umanità. Quasi sempre, a vantaggio di camera e fotocamera. Ci fu anche una pia signora che portò in dono un enorme sacco di palloni da calcio. Così tanti che nessuno sapeva cosa farne.
E’ bene ricordarsi che i palloni di calcio servono a poco. E’ bene chiedersi perchè, dopo quattro giorni, non ci siano ancora roulottes ma solo tende (in montagna).
Non so se sia bene, ma è automatico chiedersi cosa ci faccia una sedicente associazione di genitori (sedicente: sono un genitore anche io e non mi sento rappresentata in nulla da costoro) fra i gruppi che chiedono disponibilità per ospitare gli sfollati.
E’ bene anche leggere la storia di una lettera, riportata oggi da Carlo Bonini.

6 pensieri su “PALLONI

  1. Loredana, il calcolo è semplice: per 1 roulotte serve 1 traino, e
    non so se ci passano gli autoarticolati a 2 piani, per ora, sulle strade de L’Aquila. Che poi, quante ne portano, di roulotte? 10?
    Per 50 tende basta 1 camion.

  2. Paolo, sì: ma la situazione marchigiana, almeno nella comunità montana, era molto simile quanto a viabilità. Non sto facendo l’allenatore da bar, intendiamoci: mi sto facendo domande, anche a fronte dell’orgoglioso rifiuto di aiuti internazionali. E le roulottes sono indispensabili.

  3. Sulle roulotte non so esprimermi. Ma in compenso non sento rappresentata da niente e agisco solo fidandomi i me stessa medesima. Che mia sorella ha un amico che è rimasto senza tutto, senza casa senza vestiti senza cibo senza insomma mondo – e noi si organizzano dei pacchi delle cose che possono servire a lui alla sua famiglia (due figli piccini) e magari anche ad altre persone li intorno. Sono terrorizzata dalle forme di sciacallaggio tecnologico – nel senso di: con un euro li fai felici. E io non lo so quanto del mio euruccio va al signore che abita all’aquila e quanto va al signor Tim – per dire. Penso ai soldi spesi per l’Irpinia, spesi così male e penso al Berlusca che dice: non mandate cose mandate quatrini – ai privati non si deve mica rendere conto –
    E sarebbe anche molto logico – mandare quattrini – se non ci fosse lui al governo.

  4. Lordana, io nel mio piccolo sto facendo la mia parte nella macchina dei soccorsi, e ho una vaga idea di qunti e quali problemi logistici vengono continuamente vagliati, affrontati e risolti. A colpi di compromessi, certo, non di miglior soluzione possibile in teoria.
    Non giustifico tutto, non capisco tutto e non tutto quel che succede mi piace; non ho notizie delle roulottes (e al momento, sto solo facendo segreteria/coordinamento nel lontano nord est, quindi non ho notizie di prima mano). Se scopro qualcosa, te lo faccio sapere; ma le valutazioni e i piani cmbiano con una certa velocità, e quel che vale per adesso può non essere più vero per domani mattina.

  5. SI POSSONO APPROVARE NORME FICHISSIME MA SE CHI LAVORA NON HA COSCIENZA NON SERVE A NULLA!!!
    Da ingegnere io penso questo:
    1)la norma antisismica del ’96 c’è quindi non è vero che non esista!!! Se si fosse costruito correttamente applicando la norma correttamente dubito che edifici nuovi sarebbero crollati! Per quanto riguarda la nuova norma, sono anni che io e i miei colleghi leggiamo bozze, compriamo libri, salvo poi ritrovarci a sentire che ci sono errori, sviste, proroghe…
    2) c’è un altro problema:allo stato attuale la norma che dovrebbe essere approvata ha molti lati oscuri, tant’è che è fatta di 400 pagine e ha richiesto 400 pagine di circolare applicativa-esplicativa appena pubblicata! Inoltre è molto simile agli eurocodici (le norme europee) ma in alcuni punti ne è inspiegabilmente e fondamentalmente diversa tanto che sembra si sia fatto copia e incolla sbagliando!
    3)Essendo progettista, ritengo che possano esistere errori progettuali o artifici usati al momento di questa fase per “farsi tornare i conti senza aumentare i costi” ma che il problema grosso sia di chi costruisce e fornisce i materiali, nonchè della manovalanza poco qualificata e dei direttori di cantiere e delle imprese che pensano solo a risparmiare non si può negare!
    4) Approvare quella norma in fretta e furia a parer mio potrebbe provocare danni ancora maggiori!!!

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