SALE E PEPE (E VERMI)

Libri in lettura: mi lascio per metà catturare da Come
dio comanda
(chiedendomi anche il perché della cupezza assoluta che lo
domina), ho finito Bungee Jumping (che è interessante, anche se forza
molto il romance adolescenziale in chiave 8 Miles), sto iniziando S’è fatta
ora
di Antonio Pascale. Insieme, c’è il saggio di Bruno Pischedda, Mettere
giudizio
, ovvero 25 occasioni di critica militante. C’è un brano
dell’introduzione che mi viene voglia di condividere. Detto fatto:

Avevo scoperto la lettura romanzesca in un’estate
noiosissima a Vendrogno, che non ricordo neanche dov’è, diciamo in Valsassina;
mentre ero in cura a una coppia di amorevoli benpensanti risoluti a educarmi, a
togliermi il gusto precoce per il turpiloquio e la lite violenta. Al bar della
piazza, nello spazio, nello spazio di un pomeriggio, avevo dissipato al flipper
le mille lire che mia madre mi aveva affidato per non sfigurare: pioveva,
fuori, ero recluso e punito, non rimaneva che Salgari, emerso in condizioni
stracciolente da una cassapanca del solaio. Poi venne l’adolescenza vera,
gloriosamente analfabeta, al massimo fumettara, e poi la prima giovinezza, ad
altro affaccendata, poi la politica, l’università, e poi la stasi: Morante,
Scorza, Spoon River, Henry Miller, Garcia Marquez, Balestrini di Vogliamo
tutto
.Alle soglie dei trent’anni, dopo una complessa e molto bradipesca
trafila, mi laureai e scrissi un saggetto intorno ai racconti sentimentali di
Brunella Gasperini. Se qui lo raccolgo, è perché qualcuno mi ha spiegato con
tautologia finissima che la letteratura è esattamente ciò che i lettori reputano
tale…Il giudizio letterario è tutt’altro da quello maiuscolo, trascendente,
tuttavia non dovrebbe ammettere franchigie: assomiglia al sale, al pepe, e vale
se messo ovunque.

Aggiornamento: leggo su Giugenna un intervento di Franco Cordelli in risposta ad Aldo Nove. Argomento del contendere, fra l’altro, Vermi di Giovanna Giolla. Colpevolmente, non l’ho letto. Ma questa frase di Cordelli mi fa riflettere:

Grosso
modo, siamo nella narrativa femminile di
genere sessuale. È comprensibile che le
scrittrici comunichino ciò che il sesso è per
una donna, dopo secoli di silenzio.Ma qui è
sempre la stessa pappa rosa, il rovescio di
quel romanzo Harmony, Luna di passione,
scritto dalla madre di Montserrat.

52 pensieri su “SALE E PEPE (E VERMI)

  1. Sinceramente..il libro non l’ho ancora comprato. Ho dato un’occhiata veloce alle prime due pagine, in casa di un caro amico, e mi son bastate per incuriosirmi e farmi dicidere di prenderlo. Non so..rimarrò delusa? Non penso. E poi tutto questo parlarne, bene e male, accresce la mia curiosità!

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