INCIPIT

A me è sembrato un esperimento curioso, quello degli incipit: qui sotto, il colonnino uscito l’altro ieri sul Venerdì. Intanto, qui si rifanno bagagli: destinazione (ancora) Torino, ci si ritrova mercoledì.

Ultimo nasce nel 1904 e assiste incantato al passaggio di una delle prime automobili. Ultimo vivrà nel prossimo romanzo di Alessandro Baricco e appare ora negli Inizi (pagg.298, euro 10,00) la raccolta di incipit proposta da Fandango: che traduce e amplia, con una decina di nomi nostrani, il New Beginnings uscito da Bloomsbury a scopo umanitario (il ricavato delle vendite viene devoluto al VIS, per la realizzazione del progetto Bambini in Sri Lanka).
Assaggi: Gaetano, detto Nino, è il ragazzino che rischia la vita il 4 giugno 1944 in Storie di uno scemo di guerra di Ascanio Celestini. La casa piena di libri dove cresce Erri De Luca. La lettera di Jorgen Jorgensen, re d’Islanda e forzato, immaginata da Claudio Magris. Poi: il pianto disperato di una donna in un aereo, sceneggiato da Paolo Sorrentino, l’incontro fra una giovane terrorista e il suo vecchio insegnante (Domenico Starnone), il salvataggio in mare, presago di altre tragedie, descritto da Sandro Veronesi. Ma gli inizi vengono anche da star assolute del libro come J.M.Coetzee, Scott Turow, Vikram Seth, Ian McEwan, Mark Haddon, Nicholas Evans, Margaret Atwood, Tracy Chevalier. E a volte le anticipazioni per lettori curiosi diventano, come per Stephen King, concluse e impeccabili come un racconto breve.

11 pensieri su “INCIPIT

  1. C’era un libro quasi uguale introdotto da Umberto Eco. Però non né ricordo né titolo, né curatore, né editore.

  2. fandango a volte fa delle operazioni un poco discutibili. vabbè, questa è benefica, però è un’altro che spara dei prezzi allucinanti.

  3. avere solo l’inizio di un romanzo o racconto è come vedere una torta e poter mangiare solo un pezzetto della glassa…
    Mi viene fame o mi scoccio?

  4. Lippa, ma ti pare possibile che tu ti faccia dire in un blog: chiamami, da uno sconosciuto poi? Una vera signora come te? Una brillante professionista? Una irreprensibile madre di famiglia? Un’intellettuale, starei per dire… , “immacolata”?

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