AVOLEDO, BIANCHI E NOIR

Calendarfront2006Tripla segnalazione:
Qui la recensione della sottoscritta, uscita stamattina, su Tre sono le cose misteriose di Tullio Avoledo.
Qui un’intervista di Andrea Bajani a Luisito Bianchi, di cui Sironi ripubblica Come un atomo sulla bilancia (qui un’ intervista a Bajani medesimo su letteratura e lavoro)
Qui, infine, si vota per scegliere i cinque finalisti del Premio Scerbanenco (prima occorre registrarsi). La rosa dei venti comprende:
Luigi Bernardi con Musica Finita, Marco Bettini con Lei è il mio peccato, Valter Binagli con La porta degli innocenti, Gianni Biondillo con Con la morte del cuore, Piergiorgio Di Cara, con Hollywood, Palermo, Valerio Evangelisti con Noi saremo tutto, Leonardo Gori con L’angelo del fango, Giulio Leoni con I delitti della luce, Franco Limardi con Anche una sola lacrima, Luciano Marrocu con Scarpe rosse, tacchi a spillo, Stefano Massaron con Ruggine, Sandro Ossola con L’ussaro nel freezer, Alessandro Perissinotto con Al mio Giudice, Massimo Siviero con Vendesi Napoli, Piero Soria con La ragazza francese, Giorgio Todde con E qual amor non cambia, Stefano Tura con Arriveranno i fiori del sangue, Gianfrancesco Turano con Ragù di capra, Valerio Varesi con Le ombre di Montelupo, Antonio Zamberletti con I duri non piangono.

66 pensieri su “AVOLEDO, BIANCHI E NOIR

  1. APOCRIFI DI IANNOZZI, IL BLOG DELL’ONESTA POESIA
    http://apocrifi_iannozzi.blog.supereva.it/
    EVOLUZIONI CULANDRE
    Torno a danzare
    con Aldo Busi, solo un danzare
    derviscio, voglio vedermi danzare
    come una statua di Brancusi
    con Aldo Busi.
    Mi avviluppo su due piedi
    nell’infinito
    e uno + uno
    fa tre (Aldo, Busi e me).
    Abbiamo un riff
    geghegeghegeghege’
    un passo dietro l’altro
    Aldo, Busi e me.
    DERRIDA
    Se sei brutto ti tirano le pietre
    e ogni tua riga è tutto il diario di Anna Frank,
    bastardi!
    Guardali, la loro vita
    è solo incisione di pustole
    per vedere sprigionarsi la sofferenza
    è solo baccano e baccanale
    sarcofagia fottuta,
    essi sono i nuovi FASCISTI
    e mi costringono ad urlare.
    Sì, mi piace la figa,
    ma questo non c’entra, adesso,
    perché sto lottando per vivere
    perché sto piantando le unghie nel muro
    che arrampico indarno.
    Eziandìo, sono vivo! Sono vivo! Sono vivo!
    Non sono morto.
    Il mio grido è fine del mondo
    per questo mi cucio le labbra
    perché per quanto schifoso
    questo mondo è anche te,
    zuzzurellina.
    E io amo e ti amo e li odio,
    e io rido e ti sorrido e li derido,
    loro e i loro filosofi, le loro canzoni:
    “Derrida, Derrida, Derrida,
    tu falla ridere perché
    Derrida, Derrida, Derrida,
    ha pianto troppo insieme a me.”
    E io piango e mi pungo e li compiango,
    e io singhiozzo, Iannozzo,
    singhiozzo
    perché scivola via quel che facemmo
    il 6 marzo 1988
    sotto quel sole violento
    al parco di Villa Pamphili
    in una Roma fino allora solo immaginata.
    Pestai una merda, quel giorno,
    ma non m’importava,
    le svastiche ancora non c’erano,
    benché non fossero che dietro l’angolo.
    Lo psichiatra gentile evitava di guardarmi,
    gli infermieri si davano di gomito
    quando, nei corridoi,
    fornivo loro sorrisi tristi
    di thorazina mai ingollata.
    Quando cambiarono direttore
    e nominarono Gianni Marucci
    lui fece una piccola rivoluzione.
    I nuovi dottori mi consigliarono
    di aprire un blog dopo l’altro.
    Non sarei guarito,
    non sarebbero scomparse le svastiche,
    ma mi sarei tenuto occupato.
    Accadeva non troppo tempo fa
    e ho tenuto fede all’impegno.
    A volte ti sogno, bricconcina,
    sogno di quando me la davi,
    o almeno la promettevi,
    o comunque alludevi.
    Io oggi rido, grido, strido,
    non più mi suicido
    e sono Potenza pura ed eterna
    Sposami, sarai regina
    del mondo.
    Sposami, mignotta!
    L’ISONZO
    Talpina
    mi scavasti colle unghie nel cuore
    bruchino ino ino
    lo diventerai, farfalla
    per volarmi sulla nerchiona.
    Stellina, carina carina,
    balliamo un lento sull’Isonzo
    della nostra storia a due
    e non è il Piave, ho detto l’Isonzo,
    fiume che più m’è caro
    perch� lì vicino m’abita uno zio.
    Merdolina,
    dimmi perché ti caco,
    spiegami perché mi espongo
    a scriver siffatte ecloghe
    che tanfano di me medesimo.
    Sbrilluccichina, abbagliami!
    Sono tutto per te
    mi sono tolto gli occhiali da sole,
    persino!

  2. OT
    interrompo le ‘interessanti’ divagazioni per ricordare a tutti che a partire da oggi siamo devolutionalizzati.
    Grazie a Dio (qualsiasi/chiunque cosa esso sia) abbiamo un nuovo ruolo per il Primo M***** che ci riporta dritti dritti ai sempre (da molti evidentementemente) rimpianti tempi di Regime.
    Non si tratta delle solite leggi Cirielle, ma di qualcosa di ben solido e che…galleggia sulla testa di tutti. Se non ne sapete abbastanza su internet c’è materiale a volontà.
    Segnalo solo due cosette:
    http://www.megachip.
    info/modules.php?name=News&file=
    article&sid=43
    http://www.
    carovanaperlacostituzione.it
    /menu/sesn1/carsma1
    ci divertiremo (sigh)
    besos

  3. altro OT
    a me preoccupa prodi: questo governo ha le ore contate.
    mi tocco sempre.
    anche perché l’altro è pericoloso: che contratto s’inventerà stavolta?

  4. Qualsiasi contratto s’inventi bisognerebbe insistere sul suo fare manageriale. Promette case, piscine, onti (anche dentali), gioielli? bene, ok, a garanzia i suoi beni e quelli dei suoi famigli (ufficiali e non) per lenire le eventuali delusioni di una mancata attuazione del programma. Di le(i)nimenti ne verrebbero fuori parecchi 🙂
    besos
    scusate, ma se non la butto sull’idiozia mi butto sotto il primo treno.

  5. le paure riguardo a prodi sono, non a caso, indotte e inesistenti.
    Anche se fosse mediocre (cosa che io non penso assolutamente, ma posso anche sbagliare) non ha certo il potere economico e televisivo per imporci nulla e se siamo sopravvisuti a questi 5 anni infernali (ma siamo sopravvissuti?) nulla di peggio potra accaderci sempre che non vinca nuovamente berlusconi (cosa che io non escludo perchè esistono molti sistemi per fare fessi gli umani) perchè altrimenti altro che peggio!!!!!

  6. Decidi DC. La grande coalizione. La DC rinasce. Siamo ancor meno fottuti di come ri-saremo. Prodi è un pericolo per l’umanità a venire. Berlusconi per l’umanità venuta.

  7. Intervengo fuori tema, giusto per segnalare un libro appena uscito che mi è piaciuto molto: “L’onda nel porto” di Emanuele Trevi, che va nella direzione opposta del noir e della ipernarratività attuale, e che anche per questo mi sembra sincero e toccante e buffo e intelligente, come del resto erano i due non romanzi e non saggi precedenti di Trevi, un autore in stato di grazia. Cari saluti a tutti quanti, Marco Lodoli

  8. Melloni, ti prego intercedi presso l’apocrifo o i VMO. Ritrovarmi il duce in dodicesimo perdipiu’ liftato e palazzinaro ad uso della nazione oltre che iscritto alla famigerata loggia (vedi attuazione di programma) mi deprime assai. Pensare che il clero e Casini sono tra i pochi a schierarsi contro la devolution (tutta assistenza medica e scuola a lor dire) mi indispone le budella. Un cantico per questa selva nella scuraglia s’impone. Orsu’ fa un’opera buona, muovi le tue leve.
    besos

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