Un po’ perché è ospite oggi pomeriggio a Fahrenheit nello speciale sul Salone del Libro, un po’ perché è importante, ripubblico l’intervento che Annie Ernaux fece per Gita al faro, Ventotene, nel 2016. Perché siamo sempre là, quattro anni dopo…
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“Poiché in quanto Madre fu ridotta a serva, in quanto madre sarà amata e venerata. Dei due antichi volti della maternità, l’uomo d’oggi ne vuole conoscere uno solo, quello sorridente. Limitato nel tempo e nello spazio, con un corpo finito…
E’ strano, no? Comunque la si metta, si parla sempre di come le donne si vestono. Un tempo la discussione era sulle femministe che, si supponeva, sdegnassero la scarpa a stiletto di Jimmy Choo e persino l’uso del rasoio per…
Oh, dire il desiderio profondo di raccoglimento, di ritiro, di «non occupatevi di me» che mi viene direttamente, in modo inflessibile, dalla pena, quasi «eterna» – raccoglimento così vero, che le piccole inevitabili battaglie, i giochi d’immagini, le ferite, tutto…
Due giorni fa, all’Internet Festival di Pisa, in un intervento che non riguardava solo i migranti né solo le donne né solo la rete (e di che hai parlato?, direte: qualcosa qui), mi tornavano in mente le parole scritte per…
E’ sempre difficile ricominciare, giusto? Riaprire il computer delle ore lavorative, respirare aria cittadina, adattarsi ai ritmi ben noti. Tanto più è difficile dopo quanto è accaduto nell’ultima settimana, vissuto peraltro in separazione dalla terra non più ferma, nell’isola di…
Annie Ernaux vince lo Strega Europeo con “Gli anni”. Come il commentarium sa, è un libro che ho amato, sostenuto, diffuso nel mio piccolo, prima ancora che si affermasse una sorta di – benvenutissima, avercene! – “moda Ernaux”. Perché? In…
Cosa deve fare la letteratura? “Sbarazzarci delle ombre. E mettere via un po’ di vita, salvandoci dalla sparizione futura. E’ già questa la salvezza. Non voglio concentrarmi su una fede, non voglio strizzare l’occhio al lettore, non posso concepire opere…
“Grazie alle cose le persone potevano contare su un’esistenza migliore (…) Dei timidi e di chi non accondiscendeva all’allegria diffusa si diceva, ha dei complessi. Era l’inizio della società del divertimento”. In quello straordinario libro che è Gli anni, Annie…
Complice il film Mia madre di Nanni Moretti, serpeggia una polemica nei confronti dell’”orfanismo sessantenne”. Intendesi con il medesimo l’incapacità di chi, giunto alla soglia dei sessanta, e dunque della vecchiaia, non si rassegna alla scomparsa di chi l’ha messo…