Buffa cosa. Magari ricordate l’articolo di Italo Calvino su Luigi Zampa, postato qui qualche tempo fa. Magari ricordate anche che l’articolo, e il breve saggio di Luca Baranelli, erano stati pubblicati due anni fa su una rivista di cinema che…
Post molto, ma molto lungo (però quando ci vuole, ci vuole). E come lo chiamiamo questo? L’agosto del nostro scontento? Perché nel web avvengono cose non strane, forse prevedibili, certamente – a mio modo di vedere – sconfortanti. Mi riferisco…
Non è del tutto vero. Non sono tornata affatto: sono ancora in compagnia di mucche, gatti randagi e pochi esponenti del genere umano. Sto poco in rete per via della connessione volante e lentissima. Mi rendo conto di essermi persa…
Post molto lungo. Fresco, sole, chiacchiere con vecchissimi amici, le solite mucche, “la cosa” su cui sto meditando che prende forma (sia pure a livello più che embrionale) giorno dopo giorno, una lettura del giornale di oggi decisamente ortofrutticola (fra…
Riemersione rapida: delle molte cose letterarie e no accadute nelle ultime due settimane, sono consapevole di scegliere quella che susciterà più dispetto. Lo faccio apposta, dal momento che l’eremo marchigiano mi mette di ottimo umore (si ringraziano per il medesimo:…
Breve riapparizione prima della fuga in forma di tre notazioni. Nota numero uno (seria). Mi è tornato in mente, a proposito della discussione su arte e mercato editoriale, cosa sarebbe interessante rileggere. E’ uno scritto datato 1951 di Bernard Grasset,…
Once upon a time…era il 22 giugno 1984, ventidue anni fa. Ieri come oggi, si discuteva di marketing, di best seller e, certo, di televisione. Ora, dal momento che rinfrescarsi le idee fa sempre bene, e che avete mostrato di…
Mi scrive Nicola Lagioia. Una bella mail, dove il medesimo si dichiara felice di aver letto uno dei romanzi italiani più importanti degli ultimi anni. Il romanzo è Troppi paradisi di Walter Siti: vi avevo appena fatto cenno, diversi post…
Leggo nei commenti al post precedente una affermazione di Cûk che trovo irresistibile: “dove c’è profitto, non c’è arte”. E’ una vera tentazione: anche perché Cûk medesimo chiede, mi sembra, di essere smentito.Dunque eccomi qui, con due soli esempi (tratti…
Numeri! Se ne discute, in questi giorni, qua e là. E i Wu Ming, come ogni anno, pubblicano i dati di vendita dei loro libri aggiornati al 31 dicembre. Spiegando perché: Tra gli scrittori "idealisti" (nel senso filosofico, cioè che…
